Banchi di carico attivi basati su convertitore di frequenza a PWM in cui la regolazione del carico è demandata a un convertitore a PWM e la dissipazione della potenza alla rete elettrica interna o pubblica tramite il modulo AFE (Active Front End). Il carico ALR è variabile con continuità nella potenza con risoluzione 1%, nel cos-phi (da 0 induttivo ad 1 fino a 0 capacitivo), nella frequenza (da 40 a 400 Hz) e nella tensione (fino a 690 V), distorsione max 3% (direttive norma IEEE 519)
La regolazione del carico avviene tramite un sistema a convertitore di frequenza a PWM opportunamente filtrato in ingresso per ottenere un livello di distorsione migliore di quello della rete pubblica, un secondo convertitore a PWM per la rigenerazione e la sincronizzazione con la rete pubblica (AFE), compreso sistema di filtrazione e isolamento per la eventuale rivendita dell’energia al gestore della rete elettrica
Il vantaggio rispetto ad un carico passivo:
ingombri molto contenuti (non ci sono né elementi dissipativi né ventilatori)
silenzioso (non ci sono né elementi dissipativi né ventilatori)
cos-phi variabile a piacimento da 0 induttivo a 1 e da 0 capacitivo a 1
tensione variabile da 0 a 690 V, potenza variabile da 0 fino a Pmax (risoluz. 1%)
frequenza variabile fra 40 e 400 Hz (possibili applicazioni speciali per frequenze superiori)
forme d’onda con distorsioni migliori della rete pubblica (THD < 3%)
rigenerazione in rete (la rete fa da carico) con possibilità di rivendere l’energia al gestore
Banchi di carico attivi dissipativi in cui la regolazione del carico è demandata a un convertitore a PWM e la dissipazione della potenza è demandata ad un carico resistivo. Il carico ALD è variabile nella potenza (risoluzione 1%), nel cos-phi (da 0 induttivo ad 1 fino a 0 capacitivo), nella frequenza (da 40 a 400 Hz) e nella tensione (fino a 690 V), distorsione max 3% (direttive norma IEEE 519), dotato di carico resistivo al posto del modulo rigenerativo AFE
La dissipazione avviene tramite un sistema a convertitore di frequenza a PWM opportunamente filtrato in ingresso per ottenere un livello di distorsione migliore di quello della rete pubblica, un carico resistivo ventilato della potenza del generatore in prova (unità di frenatura) ed un sistema di precarica del DC bus in fase iniziale
Il vantaggio rispetto ad un carico passivo:
ingombri più contenuti
cosphi variabile a piacimento da 0 induttivo ad 1 e da 0 capacitivo a 1
tensione variabile da 0 a 690 V, potenza variabile da 0 fino a Pmax (risoluz. 1%),
frequenza variabile fra 40 e 400 Hz (possibili applicazioni speciali per frequenze superiori)
forme d’onda con distorsioni migliori della rete pubblica (THD < 3%)
assenza di elementi passivi reattivi (Induttanze o Condensatori)
forme d’onda con distorsioni migliori della rete pubblica (THD < 3%)
minore complessità costruttiva (non esistono contattori di selezione degli step di carico)
MotorTEST LabVIEW® è un Software che consente la completa caratterizzazione di motori elettrici su banchi freno motore ed è compatibile con una vasta gamma di sistemi di controllo/acquisizione dati e strumentazione standard di mercato.
Grandezze rilevabili:
giri motore, coppia, potenza resa, tensioni, correnti, potenza assorbita ed apparente, fattore di potenza, rendimento, scorrimento, frequenza rete, resistenze avvolgimenti motore, temperature.
Archivio dati di targa di motore e freno:
database in formato MS Access in cui l’operatore inserisce sia le impostazioni del banco prova sia i dati di targa dei motori da provare. I parametri selezionati prima del collaudo andranno ad impostare automaticamente la configurazione dell’inverter del motore di frenatura e dell’eventuale inverter del motore da provare (motori ad alta frequenza)
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